A cura del Prof.La Rosa Guido
Il ginocchio valgo (comunemente indicato come ginocchio a “X”) è una
deformità angolare dell’arto inferiore che ha la massima incidenza intorno ai 3
anni d’età. Generalmente tende all’autocorrezione nel corso degli anni
successivi, quasi sempre entro i 7 anni. Come per il varismo (ginocchio a “O” o
a “parentesi”), tuttavia, la presenza di familiarità può influenzare
sfavorevolmente la prognosi. Spesso un peggioramento progressivo del
valgismo si osserva in presenza di obesità (oggi molto frequente nella
popolazione pediatrica).
La causa della deformità è uno squilibrio transitorio dell’attività delle cartilagini
di accrescimento distale del femore e prossimale della tibia, con una tendenza
ad una crescita più rapida della parte interna del ginocchio rispetto a quella
esterna. Ciò provoca il progressivo aumento del valgismo (considerato
fisiologico fino a 5-6°).
L’esame clinico consente facilmente di porre diagnosi di valgismo. L’entità può
essere valutata misurando la distanza compresa tra le caviglie (distanza
intermalleolare). Questo valore ci consente di monitorare l’evoluzione del
valgismo nel tempo. Per una valutazione più precisa può essere necessario
l’esame radiografico del bacino e degli arti inferiori eseguito sotto carico ( in
piedi ) in proiezione antero-posteriore.
Oltre a quello dell’infanzia, esiste un “ginocchio valgo dell’adolescenza” che,
contrariamente a quello infantile, può peggiorare durante il periodo pre-
puberale e puberale fino al punto di richiedere la correzione.
Non è mai causa di dolore locale, soprattutto nei bambini più piccoli, tuttavia
può essere causa di una deambulazione atipica e spesso impacciata, soprattutto
durante l’attività sportiva.
In caso di obesità è sempre opportuno ridurre il peso corporeo attraverso un
corretto regime dietetico e un’attività sportiva regolare.
Ad oggi nessuno studio ha mai dimostrato l’efficacia correttiva di plantari,
calzature o altri presidi ortopedici, così come di una determinata attività
sportiva.Il ginocchio valgo tende a ridursi e scomparire col passare di 4-5 anni
di crescita.
Al contrario, quando necessario,( mancata correzione spontanea al
raggiungimento degli 11-12 anni e deformita’ marcata delle gambe ) si è
dimostrata molto efficace la correzione chirurgica mediante “epifisiodesi
parziale della cartilagine di accrescimento”.
Questo intervento consiste nel bloccare temporaneamente la parte interna della
cartilagine di accrescimento del femore e della tibia attraverso l’applicazione di
una piccola placca avvitata, consentendo la crescita della sola porzione esterna
del ginocchio al fine di ottenere il riallineamento dell’arto inferiore.
Questo tipo di intervento, oggi molto praticato, può essere eseguito solo durante
la fase di sviluppo, cioè prima della chiusura delle cartilagini di accrescimento,
necessita di un ricovero molto breve (solitamente 2 giorni, con dimissione del
piccolo paziente la mattina successiva al giorno dell’intervento) e consente di
riprendere subito le comuni attività quotidiane. Una volta ottenuto il
riallineamento dell’arto operato ( mediamente in 12-18 mesi ) sarà possibile
rimuovere le placche, spesso con ricovero giornaliero (day-surgery).
Una volta chiuse le cartilagini di accrescimento, la correzione del ginocchio
valgo può essere ottenuta con interventi più complessi (osteotomia femorale o
tibiale), che richiedono un periodo di convalescenza più lungo con divieto di
carico sull’arto operato nelle prime settimane dopo l’intervento.
Deformità dell’asse di carico degli arti inferiori superiori ad un certo limite,
siano esse in varismo o valgismo, possono essere causa dell’insorgenza precoce
di fenomeni artrosici a livello del ginocchio nell’età adulta.
A cura di Dr.Maglione Pierluigi U.O.Ortopedia


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