La chirurgia del piede con Tecnica Percutanea è comunemente conosciuta dai pazienti come “tecnica dei buchini” o “col laser”.
È una tecnica chirurgica innovativa che grazie alla sua scarsa invasività si sta sempre più affermando nell’ambito della chirurgia del piede, sostituendo le tecniche di chirurgia tradizionale a cielo aperto (con incisioni cutanee più o meno ampie).
Tale metodica permette la correzione, di molte deformità dell’avampiede:
alluce valgo
dito a martello
metatarsalgie
e di molte patologie del retro-piede
spina calcaneare
fascite plantare
morbo di Haglund
mediante l’uso di piccole frese, che attraverso mini incisioni della cute raggiungono l’osso consentendo resezioni scheletriche ed osteotomie di riallineamento, sotto controllo radioscopico.
Svariati e importanti sono i vantaggi per il paziente:
1) l’intervento si effettua in anestesia loco-regionale con sedazione superficiale, il tempo di esecuzione dell’intervento è notevolmente ridotto (10/20 minuti)
2) l’assenza di incisioni chirurgiche visibili: la minima superficie di cute incisa (1-2 mm.) rispetto all’intervento tradizionale, oltre all’implicita valenza estetica, contribuisce a:
diminuire notevolmente il dolore post-operatorio
ridurre il rischio infettivo
rendere il piede calzabile più precocemente
3) assenza di impianto di mezzi di sintesi metallici
4) la ripresa della deambulazione è immediata; subito dopo l’intervento il paziente cammina con apposita calzatura (scarpa di Baruk piana), il carico immediato riattiva la circolazione e riduce ulteriormente il rischio di tromboflebiti, accelera in maniera drastica il recupero funzionale.
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